giovedì 16 maggio 2019

Dagli «Annali» scritti dal sac. GIUSEPPE CAPOEDICI (1749-1828) alle pp. 149 a 161.

Nella foto la statua della Madonna del Rosario che si trova nella Chiesa di San Filippo Apostolo

Quarta parte
Tutta la detta spesa la fece il pubblico di Siracusa per cui se ne andava cercando la limosina un Fratello di detto Convento, nominato Fr. Raimondo di San Filippo. 

Seguì questa seconda Traslazione il Primo Dicembre, XII Indizione 1613, nella Prima Domenica dell’Avvento, nel Pontificato IX di Paolo V, regnando Filippo d’Austria, Re di Spagna e di Sicilia nell’anno III del suo Regno ed in detto giorno di tutto ciò se ne fece un atto pubblico in notar Giacomo Maso Siracusano, come asservato sulla Conservatoria dei Notaj difonti di detto anno 1613 a foglio 398 e nel volume dei miei Miscellanei.

Tutto ciò io l’ho ricavato da’ Manoscritti del P. Ottavio Gaetani Gesuita Siracusano che conservavansi nella Biblioteca degli Studi del Collegio di Palermo d’altri antichi manoscrtitti del Convento de’ Domenicani di questa Citta, del Rocco Pirro, Mancheruso ed altri. 

La detta Arca poi, con l’andar del tempo, fu disfatta e spostata dall’accennata nuova Sagristia e la cassettina delle Reliquie si conservò dietro il Tabernacolo dell’altare Maggiore sino al 1794 che fecero il nuovo frontone di legname e d’indi in poi sta riposta dentro un cassone della detta Sagrestia nuova. 
La iscrizione sepolcrale, incisa in pietra, appostavi allora dal Vescovo e Senato nella Prima Traslazione si conserva presso di me, sac. D. Giuseppe Capodieci, Scrittore di questi Annali che la trovai in un casaleno di questa città derelitto in atto di ridursi in pezzi d’alcuni Maestri muratori.

Si legga ancora Michele Pio de Vivis Mustr. Domin. Par. I lib. 3 f. 465 La detta incisione fu poi da me donata al detto Convento e apposta dietro lo Cappellone sul muro in faccia la sepoltura con le ossa del Xueres. 

Nel 1613, Prima domenica di Dicembre e dell’Avvento i Religiosi del Convento lo trasportarono in un sepolcro di marmo nel muro della parte sinistra della Sagristia vicino l’antico claustro come per atto in Notar Giacomo Maso sotto l’istesso giorno ed anno. 
Poi si conservò dietro l’altare maggiore sino al 1794 in cui si fece il nuovo frontone di legname ed indi in poi si conservo in un Cassone della Sagrestia.

La iscrizione marmorea sepolcrale sopracennata appostavi nella prima Traslazione del 1478 fu da me ritrovata nel 1788 in un casaleno della Città e nel 1801 ne feci un dono al Convento e si piantò a mie spese nel muro in Cornu Evangelii dietro lo Cappellone vicino l’antica sepoltura ov’era prima, indi poi nel 1806 il fratello Converso Fr. Angelo da Castelvetrano prese dal cassone la cassetta delle Reliquie e la colloca sopra la detta iscrizione con una grata di legname ove oggi ritrovasi.

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