martedì 7 maggio 2019

Atto pubblico in Notaio GIACOMO MASO siracusano, archiviato nella Conservatoria dei Notaj defunti all’anno 1613, fol. 398.


Nella foto le reliquie del Beato Andrea Xueres nel paliotto sotto l'altare maggiore della Chiesa di San Filippo Apostolo

Prima parte
Nella Città di Siracusa, nel Convento di San Domenico.
Nel nome di Nostro Signore Gesù Cristo. Amen.

Nell’anno 1613 dalla Nascita dello stesso Nostro Signore, Undicesimo dell’Indizione e nel giorno di Domenica, 1 del mese di Dicembre, Prima Domenica d’Avvento. Durante il Pontificato del Santissimo Padre in Cristo e Nostro Signore Paolo V, Papa per volontà della Divina Provvidenza, anno quinto del suo pontificato. Mentre era felicemente regnante don Filippo d’Austria, per grazia di Dio nostro Re, di Spagna e di questo nostro Regno di Sicilia. Amen.

Appare evidente a tutti e noto quel che riguarda allorché il Venerabile Padre fra’ Andrea dell’Ordine dei Predicatori dopo che per molti e molti anni in questo Venerabile Convento di san Domenico di questa Fedelissima Città di Siracusa, con grandissima fama di santità da questa vita era ritornato alla patria celeste e aveva reso la sua felice anima a Dio nostro e come il suo santo corpo dopo la morte si rese celebre per i molti miracoli; allora nel tempo (come si tramanda apertamente dai segni e dall’antichissima tradizione e come si può vedere fino al giorno d’oggi) il Senato e il Popolo di questa predetta fedelissima Città di Siracusa da quella prima sepoltura sotterranea nella quale il predetto corpo era stato inumato e sepolto al primo momento della sua morte, in un’altra Arca Marmorea innalzata, sita e posta nella Sagrestia Vecchia di detto Convento, vicina alla predetta fossa…

si chiuse anche la predetta Arca Marmorea con due serragli fortissimi affinché custodisse tranquillamente nei futuri e perpetui tempi il detto corpo del Padre fra’ Andrea con posto sopra il sottoscritto Epitaffio in memoria di tale Padre:
HIC TOT SARCOPHAGUS LAUDES NON ACCIPIT UNUS, 
NEC PATRIS ANDREÆ POTIS EST MENS PROMERE FUNUS. 
ECCE DEI SERVUS HUMILIS, LEX REGULA MORUM, 
NORMA SACERDOTII, FRATRUM LUX PREDICATORUM. 
VIRGINEO CELEBRIS PARTU, NOX ANNA SANCTO 
ILLA SIRACCUSIOS SPOLIAVIT NUMINE TANTO. 
TER DENIS, QUATUOR, BIS SEPTINCESIMUS ANNUS 
ADDIVERAT QUO CŒLESTIS REGNAVERAT AGNUS.

Nondimeno dopo che la stessa predetta Arca marmorea del suddetto corpo del Padre fra’ Andrea fu rotta e aperta o per le circostanze dei tempi o per l’astuzia del demonio o meglio per la devozione da qualcuno alcune ossa o reliquie di detto corpo furono asportate e per timor di coscienza alla detta Arca di nuovo restituite.


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