mercoledì 8 maggio 2019

Atto pubblico in Notaio GIACOMO MASO siracusano, archiviato nella Conservatoria dei Notaj defunti all’anno 1613, fol. 398.


Nella foto le reliquie del Beato Andrea Xueres nel paliotto sotto l'altare maggiore della Chiesa di San Filippo Apostolo

Seconda parte
Per tale motivo il Rev.do P. fra’ Giovanni Battista Cappello da Noto, Baccalaureato e Licenziato in Sacra Teologia, Priore pro tempore di questo Venerabile Convento della predetta Città di Siracusa, tanto considerando la cosa così stante, e volgendo la mente e vedendo la devozione del Popolo, vedendo anche accrescersi di giorno in giorno l’affluenza di fedeli dinanzi al sepolcro di detto Padre, il donare moltissime offerte e inoltre vedendo lo stesso benedetto Iddio, che è ammirabile nei suoi Santi, mostrare molti miracoli per intercessione del detto Padre Andrea (come è santo credere), ispirato dallo Spirito Santo (come crediamo) decise e determinò che il predetto corpo od ossa oppure reliquie del detto Padre Andrea venissero trasferite e collocate in un altro posto più eminente, decente e onorevole (come conviene ai santi) ad onore e gloria dello steso Dio e del predetto Padre Andrea per incrementarne la devozione.

In questo pretitolato presente giorno, il prefato Rev.do P. fra’ Giovanni Battista Cappello da Noto, licenziato e Priore ut supra, fatta e premessa prima su tutto ciò ogni diligente considerazione, con tutti i sottoscritti Padri e frati di questo Convento e partecipando il consenso di tutti loro alla sopradetta traslazione di detto corpo, è ricorso al presente e predetto atto o nota di traslazione, vi è voluto ricorrere e non altrimenti né in altro modo. Così quando è noto il consenso ed espressa la volontà di tutti i venerabili Padri e frati del predetto Convento radunati per questo al suono della campanella (come è usanza) e cioè: premessi tutti e singoli gli atti degli intervenienti che sono consenzienti, volenti, confrontantisi ed essendo nessuno di loro in disaccordo, presero il corpo od ossa o reliquie del detto P. fra’ Andrea dalla detta Arca marmorea nel quale giaceva e lo riposero fedelmente in una cassetta lignea foderata di velluto rosso, la quale cassetta piena delle dette reliquie chiusero e serrarono con tre chiavi e molti sigilli.

Ed infine trasportarono, riposero e collocarono a onore e gloria dell’Onnipotente Iddio e a maggiore incremento della devozione dei fedeli, detta cassetta in un’altra Arca lignea nuova, più grande, dignitosa, indorata, insigne, bellissima e tutta degna di onore, sita e posta nella parete sinistra della nuova Sagrestia da custodire e conservare per sempre vicino al primo muro di detto Convento.
Il Notaio Pubblico infrascritto attesta ciò affinché di questa sopracennata traslazione rimanga perpetua memoria nei posteri.




Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.