Nella foto le reliquie del Beato Andrea Xueres nel paliotto sotto l'altare maggiore della Chiesa di San Filippo Apostolo |
Seconda parte
Per tale motivo il Rev.do P. fra’ Giovanni Battista Cappello da Noto, Baccalaureato e Licenziato in Sacra Teologia, Priore pro tempore di questo Venerabile Convento della predetta Città di Siracusa, tanto considerando la cosa così stante, e volgendo la mente e vedendo la devozione del Popolo, vedendo anche accrescersi di giorno in giorno l’affluenza di fedeli dinanzi al sepolcro di detto Padre, il donare moltissime offerte e inoltre vedendo lo stesso benedetto Iddio, che è ammirabile nei suoi Santi, mostrare molti miracoli per intercessione del detto Padre Andrea (come è santo credere), ispirato dallo Spirito Santo (come crediamo) decise e determinò che il predetto corpo od ossa oppure reliquie del detto Padre Andrea venissero trasferite e collocate in un altro posto più eminente, decente e onorevole (come conviene ai santi) ad onore e gloria dello steso Dio e del predetto Padre Andrea per incrementarne la devozione.
In questo pretitolato presente giorno, il prefato Rev.do P. fra’ Giovanni Battista Cappello da Noto, licenziato e Priore ut supra, fatta e premessa prima su tutto ciò ogni diligente considerazione, con tutti i sottoscritti Padri e frati di questo Convento e partecipando il consenso di tutti loro alla sopradetta traslazione di detto corpo, è ricorso al presente e predetto atto o nota di traslazione, vi è voluto ricorrere e non altrimenti né in altro modo. Così quando è noto il consenso ed espressa la volontà di tutti i venerabili Padri e frati del predetto Convento radunati per questo al suono della campanella (come è usanza) e cioè: premessi tutti e singoli gli atti degli intervenienti che sono consenzienti, volenti, confrontantisi ed essendo nessuno di loro in disaccordo, presero il corpo od ossa o reliquie del detto P. fra’ Andrea dalla detta Arca marmorea nel quale giaceva e lo riposero fedelmente in una cassetta lignea foderata di velluto rosso, la quale cassetta piena delle dette reliquie chiusero e serrarono con tre chiavi e molti sigilli.
Ed infine trasportarono, riposero e collocarono a onore e gloria dell’Onnipotente Iddio e a maggiore incremento della devozione dei fedeli, detta cassetta in un’altra Arca lignea nuova, più grande, dignitosa, indorata, insigne, bellissima e tutta degna di onore, sita e posta nella parete sinistra della nuova Sagrestia da custodire e conservare per sempre vicino al primo muro di detto Convento.
Il Notaio Pubblico infrascritto attesta ciò affinché di questa sopracennata traslazione rimanga perpetua memoria nei posteri.
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